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25 Opere Strategiche è stato completato.
Marzo 2016
PRESENTAZIONE
Dal 20 marzo 2013, il CIPE ha adottato Azioni che hanno interessato 74 Grandi Infrastrutture,
per la maggior parte riportati nella Delibera 21 dicembre 2001, N° 121 (“Legge Obiettivo”).
Le citate 74 Grandi Infrastrutture, rispetto i singoli comparti di OO.PP., sono così articolate:
INFRASTRUTTURE STRADALI | N° 26 interventi | dei quali 8 nel Sud | (il 33,33%); |
RETI METROPOLITANE | N° 20 interventi | dei quali 8 nel Sud | (il 40,00%); |
SISTEMI ACQUEDOTTISTICI | N° 6 interventi | dei quali 6 nel Sud | (il 100,00%); |
HUB PORTUALI PIASTRE LOGISTICHE | N° 5 interventi | dei quali 1 nel Sud | (il 20,00%); |
| N° 74 | N° 30 | (il 40,00%) |
Delle 74 OO.PP. N° 65 provengono dalla prima Delibera CIPE sulle Grandi Infrastrutture (121/2001)
e N° 9 sono Grandi Infrastrutture “aggiuntive” a quelle del 2001
(N° 3 collegamento AV AC Na-Ba / N° 2 FF SS in Piemonte / N° 3 Metro C Roma / N° 1 “Galleria Pavoncelli bis”).
Partendo dalle 74 opere di cui sopra, vogliamo, attraverso gli Atti deliberativi (Leggi o Delibere CIPE) creare un Osservatorio delle Grandi Infrastrutture Strategiche.
LA STRUTTURA DELL’OSSERVATORIO
L’Osservatorio dovrà avere le caratteristiche di una “Banca dati” che, partendo dalle interpretazione e contabilizzazione delle Delibere,
sia in grado di “dare e avere”, per le opere all’uopo inserite, le informazioni sulle decisioni assunte attraverso le Deliberazioni dal CIPE,
le Leggi e/o altri provvedimenti aventi forza di legge.
Certamente la parte più importante, e nel contempo più delicata, è la verifica sulle Deliberazioni del CIPE.
Infatti il CIPE inizia l’iter procedurale con una sorta di verbale di riunione (tecnicamente si chiama: ESITO DELLA RIUNIONE...),
il quale, dovrà trasformarsi in apposite e singole Delibere da trasmettere alla Corte dei Conti (Vedi Archivio materiali) per la registrazione,
che non è un atto burocratico ma una vera e propria asseverazione; cioè, la Corte dei Conti,
fatte salve le Delibere attraverso le quali si programma
un finanziamento di un opera (Es.: “Il Comitato ha destinato in via programmatica l’importo di 15 milioni di euro a valere sul Fondo per lavori di
completamento dell’Auditorium del Teatro... –Esito della seduta del 26 ottobre 2012-) dovrà verificare le compatibilità con le leggi di spesa
e il rispetto delle disposizioni assunte in merito alla realizzazione dell’opera sottoposta a Deliberazione.
Fatta la registrazione, la Delibera verrà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale e assumerà la disposizione di legge
(per definanziare un’opera, fatta salva la perenzione per reiterata inattività della Committente, è necessaria un’apposita Deliberazione).
La parte sopra trattata, è la linearità, anche se eccessivamente lunga, di un iter burocratico.
Però, e questo accade moltissime volte, che un’ ESITO DI RIUNIONE, viene spacciato per provvedimenti di spesa.
Oppure che, non tutte le materie trattate nella riunione del CIPE, ancorché trascritti nel verbale (ESITO DI RIUNIONE), non diventano Delibere pubblicate sulla GU.
Per questo, il CIPE ritornerà sullo stesso provvedimento, ma i due provvedimenti non si assommano.
Questa è la parte più tecnica della verifica, ma, nel contempo, è quella che ci permetterà di capire, veramente, come si “vende” il nulla e si passa
per i dignitari dell’efficienza industriale dello Stato.
LE FINALITA’ POLITICHE
Curata la parte sopra trattata, l’Osservatorio, ma più propriamente per le opere in esso contenute, potrà servire come aggiornamento sullo stato degli iter approvativi.
Questo, allo scopo di attrezzarci per “stare” sul territorio e organizzare i lavoratori.
Ma può diventare, anche, uno strumento per denunciare i ritardi e l’inefficienza della Committente in quanto, le opere che saranno inserite nell’Osservatorio,
oltre ai dati sui finanziamenti, sulla tipologia e la struttura tecnica, avranno i dati sulla forza lavoro occupabile,
suddivisa per i lavoratori operanti nei cantieri e quella dell’indotto, e le potenzialità imprenditoriali (il numero delle imprese coinvolgibili).
Quindi, l’Osservatorio conterrà una serie di dati utili, anche, ai fini delle trattative con le Committenti e con il sistema imprenditoriale.
L’AGGIORNAMENTO
Quanto sopra detto, determinerà, non solo la struttura dell’Osservatorio, ma anche “l’approvvigionamento” dei dati i quali,
TASSATIVAMENTE saranno quelli delle DELIBERE del CIPE e/o altri Atti aventi forza di legge;
vale a dire: l’ufficialità dei dati trattati dall’Osservatorio sarà data dagli Atti Giuridici del Governo.
Quindi, “l’Osservatorio” sarà allertato a seguito della/e riunione del CIPE ed inizierà a lavorare i dati pubblicati dagli ESITI DI RIUNIONE CIPE.
Su questi primi dati, saranno predisposti e divulgati delle note di merito e sui contenuti di ognuno degli Atti del CIPE e,
una volta pubblicata, sulla GU la Delibera, le decisioni ivi riportate, modificheranno i dati delle singole opere interessate e presenti nell’Osservatorio.
Nel caso di una nuova opera questa, per comparto di infrastruttura (strade, ferrovie, ecc.) sarà all’uopo inserita ed inizierà ad essere monitorata.
LA FORZA LAVORO OCCUPABILE E LE IMPRESE COINVOLGIBILI
Nel merito di quest’argomento, è necessario precisare che le unità lavorative riportate in ogni singolo programma d’intervento,
sono state ricavate attraverso le disposizioni di cui al comma 10 ex art. 18 DPR 34/2000.
A riguardo di ciò, è importante constatare che, mentre la disposizione emanata attraverso il DPR 34/2000 prevedono il 15% della forza lavoro,
l’Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture (AVCP), ha rilevato che nel corso degli anni 2009, 2010, 2011,
la forza lavoro occupata negli appalti pubblici, d’importo superiore ai 150.000 euro, mediamente, è stata superiore al 22%.
Per i nostri calcoli abbiamo considerato il 20% per la mano d’opera complessivamente occupabile e, il 15% per la mano d’opera, del settore delle costruzioni impegnata direttamente nei cantieri.
L'ARCHIVIO MATERIALI
In merito l’attività della Corte dei Conti, abbiamo implementato l’Osservatorio con un archivio riguardante, per ora,
la registrazione o ricusazione delle Delibere adottate dal CIPE e il Programma delle Infrastrutture strategiche nel perimetro del deliberato CIPE (patrimonio infratrutturale consolidato ad Febbraio 2014).
Rammentiamo, che è fondamentale l'attività da parte di un Organo della Magistratura e la verifica del consolidato del deliberato CIPE,
in quanto attività queste protese a verificare le azioni dello Stato e degli Enti Locali e del CIPE
in merito alla destinazione dei fondi nonché, per ogni capitolo di spesa, la rendicontazione delle spese effettuate.
In futuro, attraverso l’attività della Corte dei Conti, saremo in grado di conoscere, per ogni infrastruttura, il costo iniziale e quello finale
(le schede tecniche già sono predisposte per contenere questi dati). Dati questi, che andranno ad implementare ulteriormente l’Osservatorio.
L’accesso a questo archivio è identico a quello per entrare in questa pagina o a quelle di tutte le altre infrastrutture e cioè,
cliccando sul collegamento ipertestuale “quadro delle azioni adottate dalla Corte dei Conti” si entrerà nella pagina contenente l’elenco dei documenti ivi depositati.
A CURA DI RENATO BIFERALI PER L'AREA CONTRATTUALE RETI E TERZIARIO DELLA CGIL NAZIONALE
FONTI:
- DELIBERA CIPE 121/23001 E SEGUENTI PARI OGGETTO, MATERIALI MINISTERO INFRASTRUTTURE E TRASPORTI
- DPEF PER L'ANNO 2012 / 2014
- RELAZIONI DELLA CORTE DEI CONTI
- AVCP PER LE SCHEDE TECNICHE
- MATERIALI ANAS E RFI